(Adnkronos) – “Sono ancora troppe le disuguaglianze che caratterizzano il diritto alla salute nel nostro Paese. Disuguaglianze che diversi programmi elettorali presentati dai partiti in occasione delle elezioni politiche intendono affrontare mettendo prevalentemente mano a una revisione delle competenze dello Stato e delle Regioni – da una parte più centralismo, dall’altra l’autonomia differenziata – che inevitabilmente necessiterà di tempo, forse anni. Tempo che i diritti dei pazienti non possono più aspettare. Per questo è necessario agire ora e mettere in campo provvedimenti concreti che, nel breve periodo, senza necessariamente ‘scomodare’ la Costituzione, possano contrastare le disuguaglianze che attanagliano il diritto alla salute e il Servizio sanitario nazionale”. Così Tonino Aceti, presidente di Salutequità, associazione per la valutazione della qualità delle politiche per la salute, intervenuto all’evento ‘Stato e Regioni per l’equità nella Salute’, organizzato dalla stessa organizzazione all’interno del Forum Sistema salute in corso a Firenze.