(Adnkronos) – “L’impegno di Gsk nella sfida al lupus eritematoso sistemico va avanti in maniera costante ormai da circa 10 anni, ovvero da quando è iniziato lo sviluppo clinico di belimumab che inibisce l’attività biologica di BLyS (Stimolatore dei linfociti B), una proteina naturale necessaria per la trasformazione dei B-linfociti in plasmacellule B mature. Oggi però belimumab risponde anche ai bisogni dei pazienti con nefrite lupica: è sicuro, efficace e ben tollerato”. Così Barbara Grassi, direttore medico-scientifico di Gsk Italia intervenendo oggi alla conferenza stampa “Quando il lupus attacca il rene” che si è tenuta a Roma.