Il 13 febbraio si è tenuta, in ARAN, la seconda seduta della trattativa per il rinnovo del CCNL della Dirigenza Sanitaria 2019 2021.
Ha preso la parola il dott. Mastrogiuseppe (ARAN), il quale ha illustrato il quadro relativo alle risorse economiche disponibili. Queste sono state messe a disposizione dalle leggi di Bilancio 2019, 20 e 21 che hanno stanziato, per i 134 mila Dirigenti, un aumento pari a 1,3% per il 2019, pari a 2,10% per il 2020 e infine pari al 3,78% per il 2021. Ovviamente la corresponsione degli arretrati riguarderà tutto il 2022 e la quota parte del 2023 nel caso in cui si firmi prima di dicembre.
A tali stanziamenti bisogna aggiungere altre risorse messe a disposizione mediante successive norma di legge:
-comma 604 delle legge di Bilancio 2022, a carico dei bilanci aziendali;
-Art 1 del comma 293 della Legge n. 234 del 30.12.21, per il Pronto Soccorso;
-Commi 435 e 435 bis della legge Milleproghe 2020 (risorse della Legge Gelli, recupero della RIA)
-Risorse INAIL (in comune con i MMG), vincolate ai fondi;
-Incremento, con la legge di Bilancio 2021, del 27% delle indennità di esclusività (già avute in busta paga a far data dal 1.1.2021).
E’ infine seguito ampio dibattito con le dichiarazioni delle OOSS e delle confederazioni convenute su tutte le tematiche (anche extra-economiche) della bozza di CCNL ricevuta: FASSID ha richiesto il riconoscimento di un ruolo maggiormente attivo delle OOSS, mentre CODIRP ha stigmatizzato i pericoli di un eventuale regolamento con decisioni prese “a maggioranza” del 50%+1 delle sigle sindacali da estendere alle trattative decentrate, che provocherebbe probabilmente divisioni e scontenti.
E’ stata infine calendarizzato il prosieguo dei lavori per il mese di marzo, a partire dal giorno 2.