(Adnkronos) – Oltre la metà di chi ha una condizione di rischio cardiovascolare definito “alto” o “molto alto” non controlla in modo adeguato l’ipercolesterolemia a causa di una non ottimale aderenza alla terapia, cioè una non corretta assunzione dei farmaci prescritti, in particolare le statine. Lo evidenzia una recente analisi retrospettiva condotta in Italia a partire da dati dalla vita reale (real-world) su persone con elevati livelli di colesterolo ‘cattivo’ (Ldl-C) e in trattamento farmacologico. E’ quanto riporta un articolo pubblicato su ‘Alleati per la Salute’ (www.alleatiperlasalute.it), portale dedicato all’informazione medico-scientifica realizzato da Novartis.