Relazione sulla seduta in Aran (CCNL della dirigenza medica e sanitaria), 27 aprile 2023
Proseguono i lavori al tavolo di contrattazione dei sindacati Area Sanità per il nuovo contratto della
Dirigenza Sanitaria.
Oggi pomeriggio in ARAN si è tenuta la programmata seduta incentrata sulla discussione di diversi
argomenti posti all’ordine del giorno: dall’orario di lavoro fino alle ferie. La delegazione FASSID
ha partecipato, sia in presenza sia da remoto. I colleghi in presenza erano: Mauro Mazzoni, Fabio
Pinto, Annarita Martini, Roberta Di Turi e Ivan Jacob.
All’inizio della seduta, FASSID ha chiesto un minuto di raccoglimento per ricordare la collega
Barbara Capovani, uccisa recentemente a Pisa.
Entrando nel vivo della questione, sull’orario di lavoro dei Dirigenti si valuta la possibilità di
passare da 38 ore a 36 settimanali. Per quanto riguarda le attività non assistenziali, chiediamo che
vengano conteggiati i corsi FAD. Le prestazioni aggiuntive restano su base volontaria e, in una fase
successiva, passeremo alla definizione del loro valore economico.
Sull’orario di lavoro dei Direttori di Struttura Complessa, si ragiona sulla possibilità che questi
siano strutturalmente coinvolti nelle prestazioni aggiuntive, laddove l’adesione dell’equipe non
riesca a far fronte alle necessità rappresentate dall’Azienda.
Sul Servizio di guardia, FASSID ha richiesto la abolizione del “di regola” al comma 2, nel definire
che sono programmabili non più di 5 servizi di guardia notturni (ciascuno di 12 ore) per ciascun
Dirigente. Si ragiona anche sulla possibilità che il Direttore, su base volontaria, si renda disponibile
a partecipare alla copertura del servizio di guardia notturna, venendo remunerato ai sensi del
comma 5, trattandosi di impegno che va oltre il proprio contratto specifico. Sempre a proposito del
comma 5 abbiamo chiesto una migliore articolazione delle guardie affinchè la remunerazione
distingua: 1) turni notturni; 2) turni festivi; 3) turni notturni e festivi.
Sul servizio di Pronta Disponibilità, chiediamo di emendare il comma 3, inserendo l’obbligo di
guarda attiva anche per i servizi diagnostici h24, oltre che nei DEA di II livello anche nei DEA di I
livello. Abbiamo ribadito il nostro convincimento che questo tipo di servizio venga reso nella stessa
sede di lavoro e non su diversi stabilimenti/strutture, cosa che può vanificare gli sforzi del
professionista, aumentando il rischio per il paziente. Infine, il numero massimo di servizi da rendere
mensilmente non deve superare gli 8 rispetto ai 10 attuali.
Il dottor Naddeo, alla fine del giro di tavolo, si è detto soddisfatto della riunione, aggiornando il
calendario degli incontri: il prossimo è previsto il 10 maggio prossimo.