Report Riunione Aran CCNL – 20 settembre
La riunione odierna si è incentrata sulla discussione dell’articolo 27, sull’ “orario di lavoro dei
dirigenti” e sull’articolo 56, relativo al “patrocinio legale”.
In merito al primo punto Aran ha proposto un metodo che è stato in gran parte accettato da tutte le
organizzazioni sindacali. Il metodo prevede di partire da un numero di ore di base, da stabilire nella
prossima riunione, che venga ricompreso all’interno della retribuzione di risultato. L’eccedenza
rispetto a tale quoziente potrà essere recuperata nei sei mesi ovvero nei dodici mesi successivi
rispetto all’erogazione della prestazione oppure essere compensata con un valore economico da
stabilire. Superato questo scaglione si passerebbe poi alla remunerazione sotto forma di prestazione
aggiuntiva. Chiaramente vi sono divergenze tra le varie organizzazioni sindacali sul metodo di
calcolo, nello specifico sui quozienti di riferimento e sul fatto che debbano essere calcolati su media
nazionale ovvero per singola azienda.
Per quanto riguarda l’altro punto, che sembra meno spinoso del precedente, relativo all’art. 56 sul
patrocinio legale, FASSID ha messo in luce gli effetti della riforma Cartabia, che determinerà un
imbuto a livello della Corte d’Appello, in quanto ha stabilito che i processi debbano essere
completati nel termine di due anni. Questo determinerà un aumento del numero di prescrizioni e
quindi il Segretario SNR Pinto ha più di una volta preso la parola ed evidenziato che nel comma 2,
nell’attuale versione che è stata proposta da Aran, si parla di rimborso delle spese legali in caso di
conclusioni favorevoli dei procedimenti e nell’ambito del penale con sentenza o decreto di
assoluzione, archiviazione e non luogo a procedere. Questo significa che l’attuale testo è
peggiorativo rispetto all’art. 67 dell’attuale contratto 2016-2018, ma anche andando a dare uno
sguardo all’art. 88 del contratto del Comparto Sanitario del triennio 29-21, definitivamente siglato
nel novembre 2022. In buona sostanza il peggioramento è legato alla eliminazione del termine
proscioglimento, che è un termine ampio che potrebbe includere anche la prescrizione, andando a
determinare il rischio che i nostri dirigenti non vengano rimborsati, in quel caso, da parte
dell’azienda: ecco perché siamo intervenuti. Per quanto riguarda il comma 3 noi chiediamo che sia
cancellato il termine assenso e sostituito da “comune gradimento”, che indica una maggiore
condivisione decisionale.
Da ultimo, dopo lunga discussione che si è protratta fino alle 15, la riunione è stata aggiornata alle
ore 10.00 del prossimo 28 settembre.