Proprio in un momento in cui la richiesta di interventi psicologici è al suo massimo storico, la regione Puglia ha deciso che i cittadini non potranno più contare su servizi in grado di fornire le professionalità specifiche per questo tipo di bisogni. Perché nel caso degli psicologi non ci si è attenuti neanche lontanamente alle
indicazioni che la stessa giunta regionale aveva fornito alle aziende: sostituire il personale che va in quiescenza? Il Coordinamento Fassid ha emanato un comunicato di protesta chiedendo alla Regione il rispetto delle sue stesse indicazioni alle aziende.