L’incredibile comportamento e la delirante filippica del direttore generale della marca trevigiana Benazzi, rispetto alle dimissioni del disperato ed esasperato primario radiologo di Conegliano è solo la punta dell’iceberg o, per dirla con linguaggio sanitario, l’episodio sentinella di un sistema di gestione ignorante, approssimativo e dispotico che nella incapacità sta massacrando in tutto il paese il servizio sanitario nazionale. La inosservanza di una qualsiasi regola e l’inseguimento della prestazione purché sia comprandola a tutti i costi o schiavizzando i dipendenti pubblici è ben esemplificata dal comportamento del direttore della marca trevigiana. In 20 anni quasi a parità di popolazione pur invecchiata le prestazioni sono più che triplicate. Chiunque sappia un po’ di sanità, e ormai una parte degli addetti ai lavori dirigenti generali sembra non appartenere a questa categoria, sa che più si produce più si aumenta la richiesta inefficace ed inutile. Siamo a disposizione e rivolgiamo un appello al Ministro e ai Presidenti di regione che fossero interessati per un esame approfondito delle reali motivazioni dei tempi di attesa e della iper produzione radiologica.