(Adnkronos) – “Non esiste una soglia sicura per l’effetto cronico del particolato fine Pm2,5 sulla salute cardiovascolare”. E’ quanto suggerisce uno studio condotto da scienziati dell’Harvard T.H. Chan School of Public Health, con esperti di altri atenei Usa. Tra gli autori anche la super esperta italiana di biostatistica Francesca Dominici, in forze all’università di Harvard. Il lavoro pubblicato su ‘Bmj’ stima le associazioni tra l’esposizione cronica a questo tipo di polveri sottili e il rischio di un primo ricovero ospedaliero per sottotipi di malattie cardiovascolari maggiori. Gli autori precisano che, pur non esistendo una soglia sicura su questo fronte, “benefici sostanziali potrebbero essere ottenuti attraverso l’adesione alle linee guida sulla qualità dell’aria dell’Organizzazione mondiale della sanità”.