Secondo stime attendibili, in base ai dati disponibili, nel 2022 sono stati effettuati in Italia circa 130 milioni di esami di diagnostica per immagini, un numero venti volte superiore a quello del 1992. Il numero di radiologi in Italia è invece rimasto praticamente invariato negli ultimi quarant’anni, 13.500.
Almeno il 20% degli esami diagnostici prescritti non è appropriato. Si tratta di milioni di prestazioni sanitarie (risonanze, tac, radiografie, ecografie e tanto altro) che ogni anno potrebbero essere evitate. E in un periodo in cui la sanità pubblica cerca con grandi difficoltà di rispondere a chi ha davvero bisogno di accertamenti, magari cancellati negli anni della pandemia, lo “spreco” di esami ha effetti ancora più pesanti.
La questione dell’appropriatezza affrontata nell’articolo di Palmino Sacco su Panorama Sanità.