SNR ricorre contro il tempario adottato dalla Regione Lombardia: “Illegittimo e pericoloso”
I RADIOLOGI SNR IMPUGNANO AL TAR LA DELIBERA DELLA LOMBARDIA CHE ACCORCIA TEMPI DI ESECUZIONE A SCAPITO DELLA QUALITA’ DEGLI ESAMI
“La riduzione arbitraria dei tempi di esecuzione non garantisce la qualità degli esami diagnostici a scapito della sicurezza delle cure”.
La Regione Lombardia con una delibera pubblicata il 26 aprile scorso ha arbitrariamente deciso di ridurre i tempi di esecuzione delle prestazioni di Diagnostica per Immagini, senza alcuna consultazione.
Il Sindacato Nazionale Area Radiologica – SNR- ha depositato al TAR Lombardia un ricorso patrocinato dagli avvocati Erika Rossano ed Antonella Villani per l’annullamento dell’atto che è stato promulgato senza alcuna consultazione preventiva e senza tenere assolutamente in considerazione il documento pubblicato dalla SIRM (Società Italiana di Radiologia Medica ed Interventistica) nel lontano 2012 ed aggiornato nel 2022 “MODELLO DI APPROPRIATEZZA PRESTAZIONALE QUALI – QUANTITATIVA IN DIAGNOSTICA PER IMMAGINI”
Il documento indica analiticamente i TEMPI MINIMI necessari e le procedure necessarie per garantire la qualità diagnostica di ogni singolo esame ricompreso nei LEA a cui tutti i radiologi italiani devono attenersi per erogare prestazioni qualitativamente adeguate.
“Scendere al di sotto di questi requisiti minimi, proseguono i radiologi del SNR, significa non garantire prestazioni qualitativamente valide ed adeguate agli standards che si ribaltano sulla mancata sicurezza delle cure.”
Con questa ed altre motivazioni il Segretario Nazionale Giulio Argalia ha impugnato come primo firmatario la delibera in questione a tutela degli Iscritti al SNR e dei Radiologi tutti della Regione Lombardia, la quale delibera pur di abbattere le liste di attesa abbatte anche i tempi di esecuzione degli esami.
“Oltre che tutelare i radiologi, conclude il Dr. Argalia, lo scopo dell’iniziativa è anche quello di tutelare i pazienti e la popolazione che ha diritto di ricevere dal SSN la stessa qualità delle prestazioni su tutto il territorio nazionale nel rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza uguali in qualsiasi regione questi si trovino”.