Il disagio dei medici è sempre più forte, tangibile ed è trasversale alle diverse declinazioni della professione, sia nel pubblico che nel privato. L´UAP, l´ Unione nazionale ambulatori, poliambulatori, enti e ospedalità privata , ha promosso la manifestazione “Per una sanità efficiente” che si terrà a Roma al teatro Brancaccio mercoledì 25 settembre a partire dalle 11. La protesta dell’UAP si affianca a quelle dei Medici ospedalieri, dei Medici di Medicina generale, dei Sindacati confederali. L’ultimo rapporto FNOMCeO-Censis, mostra la tendenza ad una maggiore precarizzazione dei medici, con stipendi che hanno un potere di acquisto sempre più scarso. E le risorse per il personale, anche quelle previste con l’ultima Finanziaria, sono in gran parte state utilizzate per contratti a tempo determinato, di consulenza, interinali. Non c’è, dunque, un vero investimento a lungo termine per attrarre e trattenere i professionisti nel servizio sanitario nazionale. E così le liste d’attesa si allungano e sempre più italiani rinunciano a curarsi.
L’UAP lancia un appello per fornire un chiarimento sulla definizione del nuovo Nomenclatore tariffario e dei LEA, ancora in itinere . Sono stati svolti diversi tavoli di confronto tra il Ministro della Salute e le associazioni di categoria maggiormente rappresentative delle realtà sanitarie italiane ma i testi definitivi verranno presentati al MEF solo i primi di ottobre . Pertanto, ad oggi non sono ancora state definite le tariffe, che attualmente sono quelle ferme dal 1991 . Alla luce di ciò, le maggiori associazioni di categoria degli ambulatori, poliambulatori e ospedalità privata, rappresentative di oltre 27.000 realtà sanitarie sul territorio ribadiscono la necessità che vengano mantenuti gli attuali LEA e l´attuale Nomenclatore Tariffario con l ´indicizzazione del 75% di anno in anno come tutti i fornitori. Per tale ragione rinnovano l´invito alla partecipazione alla manifestazione nazionale che si terrà il 25 settembre al Teatro Brancaccio, per chiedere al Governo la salvaguardia della dignità della sanità italiana, anche a tutela dell´operato del Ministero della Salute, che finora con grande lealtà ha partecipato ai diversi tavoli di confronto volti alla risoluzione della problematica rilevata.