Via libera dal Consiglio dei Ministri alla riduzione a 4 aree contrattuali per la Pubblica Amministrazione, dopo l’intesa con i sindacati dello scorso aprile. “Ora è possibile iniziare a discutere con i sindacati per il rinnovo che è fermo da anni. Era un obbligo, dopo la sentenza della Corte Costituzionale, ma anche un dovere che ci sentiamo di prendere come Governo. Oggi facciamo un primo passo. Su questo voglio però essere molto chiaro: si richiederanno tempi non semplicissimi”. Così il premieri Matteo Renzi ha commentato la misura nel corso della conferenza stampa.
Ricordiamo come, da intesa con i sindacati, saranno questi i 4 comparti: Funzioni centrali, Funzioni locali, Istruzione e ricerca e Sanità. Per la dirigenza sanitaria ci sarà un’area specifica che non comprenderà però i dirigenti amministrativi, tecnici e professionali. Questi ultimi confluiranno nell’area Funzioni locali. Mentre dirigenti infermieri, dirigenti ostetriche, dirigenti tecnici sanitari, della riabilitazione e della prevenzione confluiranno nell’area della dirigenza sanitaria.
Da Palazzo Chigi arriva anche una stretta sui ‘furbetti del cartellino’. Diventa legge il decreto attuativo della riforma Madia, presentato lo scorso gennaio, che fissa un tempo massimo di 30 giorni per decidere la sorte del dipendente pubblico colto sul fatto. La sospensaione scatterà entro 48 ore e il licenziamento entro 1 mese. L’iter prende il via dal momento in cui il presunto ‘furbetto’ viene messo al corrente. Da quell’istante il lavoratore avrà 15 giorni per preparare la difesa. Gli altri 15 giorni saranno dedicati al completamento dell’istruttoria.
Giovanni Rodriquez – 15 giugno 2016 su quotidiano sanità: http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=40714