Quando si parla di teleconsulto si parte sempre dal rapporto Istisan 10/44 che ben regola la comunicazione, sincrona o asincrona, spesso in urgenza tra medici specialisti o sempre più di frequente tra equipe multidisciplinari. Nel teleconsulto l’Atto Medico Radiologico è garantito, nell’esecuzione della procedura da un Medico Radiologo e la relazione clinica conclusiva, ovvero il referto, deve far parte del teleconsulto anche quando il Medico Radiologo non viene incluso. Teleconsulto ha noti svantaggi ma anche vantaggi come una gestione più specialistica del caso clinico sia dal punto di vista radiologico che terapeutico oltre che ridurre il numero di trasferimenti inappropriati. Esempio cardine è la “rete ictus” e il trasferimento appropriato di pazienti affetti da stroke da centri SPOKE a centri HUB per il trattamento.
Tuttavia il Medico Radiologo non sempre fa parte dell’equipe multidisciplinare del centro HUB che offre un teleconsulto e non interviene nelle decisioni gestionali del caso clinico. Radiologo che spesso viene successivamente coinvolto nel trattamento trombolitico di stroke cerebrali e che dovrebbe, da clinico, partecipare attivamente al processo di teleconsulto.