Viviamo un importante cambiamento demografico, sociale, epidemiologico e di prospettive con attesa e qualità percepita della salute della popolazione Italiana, in cui il Medico ha un ruolo cardine di “guida” dei Pazienti. La spesa medica continua a incrementare con il rischio, in un prossimo futuro, che diventi non sostenibile per i cittadini, e il nostro ruolo è anche quello di evitare gli sprechi.
Il Medico deve ritrovare un contatto, una capacità comunicativa empatica con le persone. Ricordate sempre che se in qualche momento della nostra professione il nostro ruolo si indebolisce è perché dimentichiamo di essere medici e perdiamo il contatto con il Paziente.
Dobbiamo essere in grado di accettare e guidare l’uso dell’intelligenza artificiale nel nostro lavoro quotidiano, iniziando a lavorare in gruppi multidisciplinari con obiettivi comuni, compiti e competenze interdipendenti, informazioni, impegni, responsabilità condivise. Condividendo i benefici ma anche gli insuccessi.
Il Medico dovrà essere proattivo, detentore di competenze professionali, di un metodo scientifico attento alla produzione di nuove conoscenze, attento alla dimensione etica quotidiana della professione e capace di esercitare una leadership funzionale. Cosciente del suo ruolo sociale e politico ma anche della realtà economica. Capace di ascoltare e comunicare, tenendo conto della dialettica tra risposta alla singola persona e alla comunità. Medico che deve essere conoscitore dell’organismo ma anche dell’uomo ammalato, aiutandolo a decidere, senza imporsi.