L’8 novembre u.s. l’ “International Day of Radiology” è stato celebrato a Milano con un incontro organizzato dalla SIRM. “Sono molto felice che quest’anno sia stato scelto un argomento che incide così tanto sulla vita dei nostri concittadini come la radiologia di emergenza. 40 anni fa la radiologia era una disciplina di aiuto che permetteva di convalidare una diagnosi già posta. Oggi non è più così con 110 mln di indagini effettuate annualmente in Italia, il Radiologo è chiamato in prima persona a fare una diagnosi in tempi brevi e contribuire a salvare vite”. Questo il primo commento di Carmelo Privitera, presidente Società Italiana Radiologia Medica e Interventistica.
“Il team dei radiologi di emergenza – ha spiegato Privitera – assicura competenze sinergiche per coprire a 360 gradi le esigenze diagnostiche nei Pronto Soccorso. Interviene nei tempi più brevi possibili con le indagini radiologiche più appropriate, contenendo al massimo le dosi di radiazioni erogate al paziente. Il radiologo clinico attraverso l’appropriatezza delle indagini ottimizza il percorso diagnostico, completandolo con quello terapeutico interventistico, fondamentale per una più favorevole prognosi del paziente. Dobbiamo organizzarci bene sul territorio. I radiologi ci sono, ma l’organizzazione dei dipartimenti non è sempre calzante con le emergenze del cittadino”.
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