”Io ci credo”. Con queste parole il neo eletto Segretario Fabio Pinto ha iniziato la sua relazione di cui riportiamo un breve estratto.
Andiamo verso un futuro che ho definito consapevole, che dovremo saper governare. La Segreteria Nazionale del sindacato vede alcuni rinnovi e molte conferme, e intende portare avanti con forza il progetto che va avanti da oltre trent’anni, con l’obiettivo di mantenere forte un sindacato di specialità mai così necessario come in questo momento sofferto della sanità del nostro Paese, che pure ha dimostrato aree di eccellenza nella orribile pandemia vissuta. Il progetto di gestire gli effetti della crisi economica, di limitare i carichi di lavoro insopportabili…La tutela dei nostri iscritti continua attraverso una staffetta, un passaggio di testimone tra Corrado Bibbolino, che tanto ha contribuito a far emergere la nostra organizzazione e che ringrazio con calore e me, con l’obiettivo di rinnovare e ringiovanire la nostra classe dirigente, uno dei punti salienti del progetto. Daremo vita ad una scuola di formazione di quadri sindacali basata su webinar e lezioni in presenza sulla comunicazione ai pazienti e sulle relazioni con gli amministratori. SNR Giovani si è evoluto vedendo tra gli iscritti non più solo gli specializzandi ma i neo assunti, in maggioranza donne. E questo ci incoraggia a formare una nuova classe dirigente, che alla tradizione sappia coniugare nuovi linguaggi e nuove tecnologie.
Abbiamo già coinvolto nel progetto di formazione dei quadri 20 giovani provenienti da tutta Italia nella riunione precedente il Congresso. Altro punto saliente del mandato che mi è stato affidato è la vigilanza sulla corretta applicazione della legge 101 in materia di radioprotezione, ad evitare omissioni che porterebbero pesanti ripercussioni sanzionatorie. E, ancora, l’impegno nell’HTH (Health Tecnology Assessment) per la definizione delle tecnologie delle apparecchiature radiologiche, così come il coordinamento con altri sindacati europei e il collegamento alla commissione internazionale sulla protezione dalle radiazioni radiologiche ICRP. E proprio a tal fine abbiamo perseguito un maggiore coinvolgimento dei colleghi fisici per una migliore valutazione dei rischi professionali e una maggiore tutela dei nostri iscritti.
Dovremo inoltre concentrare la nostra attenzione sul burn out che colpisce sempre più spesso i radiologi, soprattutto nei Pronto Soccorso, a causa di carichi di lavoro eccessivi. Nel frattempo stiamo attentamente monitorando nelle aziende la reale applicazione del CCNL. E in questa verifica SNR prende sempre più coscienza dell’importanza di un sindacato di specialità rispetto all’attività di sindacati generalisti, se non si vogliono vedere annacquate le nostre esigenze professionali, che differiscono da quelle di altri colleghi medici e dirigenti sanitari.
E quindi ampio spazio in SNR alle discipline che costituiscono un unicum nel mondo della medicina; SNR riunisce oggi in un’unica missione tutte le componenti dell’Area Radiologica: Medicina Nucleare, Neurordiologia, Radioterapia, Fisica sanitaria, tutti coinvolti nella difesa della specificità. Venendo agli investimenti per il settore individuati dal PNRR, guardiamo con estrema attenzione alla volontà di sostituzione delle apparecchiature obsolete. La bontà del progetto è infatti legata alla presenza di risorse umane adeguate adatte ad utilizzare tecnologie sofisticate. Ancora una volta una macchina non può sostituire un uomo, tantomeno nell’interpretare un referto.
E arriviamo quindi con viva preoccupazione alla piattaforma contrattuale 2019-2021, che si sta avviando dopo la firma della nostra confederazione CODIRP del CNNQ. Denunciamo ad oggi sovraccarichi di lavoro per guardie attive, reperibilità, lavoro burocratico, mancanza di personale, carenze delle strutture, responsabilità senza autonomia per contrasti con il management. E ancora retribuzioni inadeguate e crescita del contenzioso. Ora appare chiaro che il nuovo CCNL debba essere migliorativo di questa situazione sofferta. SNR ha delle proposte sull’organizzazione del lavoro, sui volumi di attività, sulla teleradiologia, sulla radioprotezione, sulla tutela delle donne lavoratrici. Noi sappiamo dove vogliamo andare. Ci auguriamo che ci stiano a sentire non solo per il bene della professione, ma per la salvaguardia della salute pubblica, nella quale la nostra disciplina è sempre più coinvolta”.