(Adnkronos) – “L’eliminazione dell’epatite C entro il 2030 per ora rimane un auspicio e un obiettivo. Ovviamente un passo importante è lo screening nei soggetti che usano droghe per via iniettiva, nelle quali la prevalenza del virus Hcv è molto elevata. Sicuramente la disponibilità di farmaci a elevata efficacia e breve durata di somministrazione è un punto importante nella cura di questi pazienti. Tuttavia, nonostante lo Stato finanzi screening per tutti i soggetti che usano droghe per via endovenosa, in Italia si fanno ancora troppi pochi test di controllo”. Lo afferma all’Adnkronos Salute Massimo Puoti, professore di Malattie infettive dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e direttore della Struttura complessa Malattie infettive del Grande ospedale metropolitano Niguarda di Milano.