(Adnkronos) – “Sono persone in carne e ossa che possano veramente fare la differenza nel supportare i pazienti stranieri che vengono presi in carico al di là della cultura e della lingua”. Lo racconta Cristina Pistacchio, docente di Antropologia culturale della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica di Roma e coordinatrice del progetto ‘Ohana’. Nel Regno Unito il Royal College of Nursing ha realizzato una guida per aiutare i medici stranieri a capire dialetti, frasi gergali e slang dei pazienti ricoverati.