“Oggi ci accingiamo a firmare il CCNL 2016-2018. Dopo una traversata nel deserto durata dieci anni ed un faticoso tira e molla iniziato il 23 ottobre 2017 con l’Atto di Indirizzo della Conferenza Stato Regioni, siamo arrivati alla conclusione della prima tappa di un percorso che comprende aggiornamenti normativi, riconoscimento del lavoro atipico, defiscalizzazione, adeguamento degli organici.
Ma occorre ripartire subito con la trattativa senza attendere oltre. La Conferenza Stato Regioni deve inviare il nuovo atto di indirizzo e noi risederci al tavolo senza perdere tutto il tempo che si è voluto far trascorrere in passato. Il 3,48% può essere una base economica, gli adeguamenti normativi ed il ristoro del disagio anche grazie alla defiscalizzazione pure. La difesa della dirigenza medica e sanitaria, il riconoscimento delle sue giuste prerogative, non portato a termine da questo contratto, sono baluardo del SSN sotto attacco. Chi dice di volerlo difendere fa invece accordi sindacali di assistenza integrativa che di fatto lo smantellano. Ma se spendiamo meno della media ed abbiamo il miglior SSN sarà un caso o sarà perché tanta gente per bene si sacrifica quotidianamente? Avanti ora con l’applicazione del contratto in periferia e con la nuova trattativa”.
La riflessione di Corrado Bibbolino, Coordinatore Nazionale Fassid, prima della riunione in ARAN per la sottoscrizione definitiva del CCNL Sanità.
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