Com’è noto, la legge 30 dicembre 2023 n. 213 ha introdotto il cosiddetto “Bonus mamme”, ovvero l’esonero della contribuzione previdenziale (9,19% della retribuzione) per le lavoratrici madri con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato.
Per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 alle lavoratrici madri di tre o piu’ figli e’ riconosciuto un esonero del 100 per cento della quota dei contributi previdenziali a carico del lavoratore fino al mese di compimento del diciottesimo anno di eta’ del figlio piu’ piccolo, nel limite massimo annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile.
L’esonero e’ riconosciuto, in via sperimentale, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 anche alle lavoratrici madri di due figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, fino al mese del compimento del decimo anno di eta’ del figlio piu’ piccolo.
Con la pubblicazione della circolare INPS 31 gennaio 2024, n. 27, il bonus è diventato attivo a tutti gli effetti.
Le madri, in possesso dei requisiti a gennaio 2024, hanno diritto all’esonero dal mese di gennaio. Se la nascita del secondo figlio interviene in corso d’anno, il bonus sarà riconosciuto dal mese di nascita fino al compimento del decimo anno del bambino.
Le aventi diritto al bonus mamme dovranno comunicare al loro datore di lavoro la volontà di avvalersi dell’esonero, rendendo noti il numero dei figli e i codici fiscali.
Va evidenziato che la decontribuzione così ipotizzata, non essendo più onere deducibile, fa aumentare la base imponibile per la tassazione dei redditi, previsti nell’anno fiscale 2024 al 43% per lo scaglione oltre i 50.000 euro.
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