Cari Colleghi,
sta per concludersi con il Congresso Nazionale SNR che si terrà a Padova dal 18 al 20 maggio un periodo di grande lavoro e profondo rinnovamento. Non è stato facile e non è semplice elencare tutte le problematiche affrontate. Cercherò di ricordare le principali, citando solo quelle specifiche proprie dei radiologi e tralasciando quelle di sistema che hanno travagliato negli ultimi anni il nostro Paese con evidenti ripercussioni sul nostro ambito.
In primo luogo gli attacchi incessanti all’Area Radiologica: dall’esterno a volte subdoli, altre volte espliciti, o dal nostro interno a volte per inconsapevole ignoranza, altre volte per un malinteso opportunismo teso a svilire compiti e ruoli. Abbiamo risposto, anche grazie alle Società Scientifiche dell’Area, a testa alta nel nostro interesse ma soprattutto in quello dei cittadini che hanno bisogno di una prestazione radiologica adeguata, rispettosa, giusta. La direttiva europea 13/59 rispecchia in pieno questo impegno e così dovrà essere per la legislazione italiana già in passato adeguata e moderna.
La mercificazione, l’esternalizzazione, il caporalato, la precarizzazione del lavoro presenti ovunque, hanno dispiegato il loro sprezzante cinismo nei confronti della nostra attività, portando con se la progressiva inadeguatezza della remunerazione. Le semplificazioni amministrative con le inutili (sotto il profilo della razionalizzazione di spesa) ma vessatorie riduzioni di strutture post semplificazioni. I continui tentativi di violare leggi e contratti propri dell’Area Radiologica. La banalizzazione dei LEA e l’improprio accorpamento delle nostre prestazioni. Un approccio ridicolo al tema dei fabbisogni ed insufficiente a quello dell’orario europeo. La latitanza contrattuale e l’arroganza delle aziende. Potrei continuare un elenco infinito e molte cose chi ha seguito la nostra attività le ha già lette.
Ogni tanto un raggio di sole come ad esempio la legge Gelli. Cercheremo nei prossimi mesi di capire e spiegare cominciando con coloro che verranno a Padova. Possiamo fin d’ora dire che costituisce una significativa inversione di rotta rispetto alle vessazioni giuridiche e non degli ultimi vent’anni. Starà anche a noi difenderla e vigilare con una azione costante, direi quotidiana. Non sarebbe la prima volta che in questo Paese una ottima legge fosse contrastata ed impastoiata dai numerosi interessi contrari.
Infine l’ANAC ha sospeso l’obbligo di pubblicazione dei redditi patrimoniali dei dirigenti pubblici, accogliendo le nostre richieste e sollecitazioni. Ha infatti stabilito con la delibera n. 382 del 12 aprile 2017 di sospendere l’efficacia della precedente n. 241/2017 “Linee guida recanti indicazioni sull’attuazione dell’art. 14 del d. lgs. 33/2013 «Obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo e i titolari di incarichi dirigenziali» come modificato dall’art. 13 del d.lgs. 97/2016”, limitatamente alle indicazioni relative all’applicazione dell’art. 14 co. 1, lett. c) ed f) del d. lgs. n. 33/2013 per tutti i dirigenti pubblici, compresi quelli del SSN, in attesa della definizione nel merito del giudizio o in attesa di un intervento legislativo chiarificatore.
Il processo di rinnovamento avviato a marzo 2014 con la mia nomina a Segretario Nazionale, sollecitato dalla scadenza del mandato anticipata di un anno, ha visto in questi ultimi mesi numerosi cambiamenti ed una ripresa in aumento delle adesioni nonostante i numerosi pensionamenti. Con il rinnovo delle cariche numerosi giovani Segretari Aziendali e Regionali hanno trovato giusto proporre il loro impegno. Il processo non è ancora terminato e siamo in attesa degli ultimi eventi che spero non smentiscano quanto ho detto, ma sono fiducioso. Non possiamo fermarci o indietreggiare.
Sicuramente debbo ringraziare e lo faremo a Padova coloro che hanno dedicato tanta parte del loro tempo alle nostre battaglie formando ed appassionando i giovani che prenderanno il loro posto, ponendo le premesse per il rinnovamento finale dei vertici sindacali. Attendo per farlo la fine degli adempimenti.
Intanto per ciascuno di voi, per quanto possibile con tutto quello che ci sta capitando intorno, auspico una Pasqua Serena e qualche giorno di riposo prima di riprendere. Arrivederci a Padova o in giro per l’Italia. Tanti Auguri a voi ed alle vostre famiglie.
Corrado Bibbolino