(Adnkronos) – In un caso su 3 i tumori del colon-retto, anche quelli più aggressivi e resistenti alle terapie intelligenti già disponibili, potrebbero rispondere a farmaci che prendono di mira i sistemi di riparazione del Dna. Meccanismi che nelle cellule cancerose risultano in parte difettosi, rendendo la quota funzionante indispensabile alla sopravvivenza dalla neoplasia. Ad aprire la strada a questo approccio terapeutico è uno studio dell’Irccs di Candiolo (Torino) pubblicato su ‘Clinical Cancer Research’, rivista dell’American Academy of Cancer Research. Hanno contribuito a sostenere il lavoro la Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro (Fprc) e l’Airc, Associazione italiana per la ricerca sul cancro.