(Adnkronos) – In pazienti con carcinoma mammario Her2+ non resecabile e/o metastatico, precedentemente trattate con terapie anti-Her2 (trastuzumab o un taxano), trastuzumab deruxtecan (T-DXd) ha migliorato in modo statisticamente e clinicamente significativo la sopravvivenza globale con una riduzione del 36% del rischio di morte e la sopravvivenza libera da progressione di 22 mesi rispetto a Trastuzumab emtansine (T-DM1). Sono i risultati aggiornati dello studio di fase 3 DESTINY-Breast03 e l’analisi primaria dello studio di fase 3 DESTINY-Breast02 presentati oggi al San Antonio Breast Cancer Symposium (#SABCS) in corso in Texas (Usa), con la contemporanea pubblicazione dei dati aggiornati di DESTINY-Breast03 su The Lancet.