Relazione seduta Aran CCNL dirigenza medica e sanitaria, 2 marzo
In apertura della riunione ARAN odierna il Presidente Naddeo ha dichiarato che non
ha ritenuto utile presentare un testo che mettesse in luce le differenze tra quanto
proposto dalle organizzazioni sindacali e la parte pubblica. Secondo Naddeo il
percorso ipotizzato dai sindacati è discutibile nelle parti che discordano con quanto
stabilito dalle leggi, rimarcando, in particolare, che l’organizzazione non può essere
oggetto di contrattazione integrativa. Bisogna certamente lavorare su informazione e
confronto, ma non è accettabile un regolamento sulle relazioni sindacali e in genere
regolamentare troppo, come si evince dal testo sindacale, rischia di complicarle.
L’organismo paritetico può essere messo in discussione. Il Presidente ha affermato
che i rilievi sollevati dalle OO.SS sul I art. comma 1, ovvero fuori dal campo di
applicazione gli appartenenti al ruolo sociosanitario e invece dentro gli appartenenti
agli Istituti Zooprofilattici sperimentali e alle Arpa, era stato accettato.
Si è deciso, viste le premesse, di non discutere i singoli articoli ma di enunciare da
parte sindacale i principi cardine del nuovo contratto. I punti sottolineati sono stati:
l’esigibilità del contratto e la ricerca di una trattativa semplice e rapida; l’eventuale
eliminazione dell’Organismo Paritetico, anche se vi è stato chi ne propone la
focalizzazione sull’innovazione in azienda; l’organizzazione del lavoro almeno nel
confronto; la possibilità di approvare i contratti integrativi a maggioranza. Su questo
punto in particolare la delegazione Fassid ha riaffermato che un contratto decentrato
deve fondarsi sul più ampio consenso e la ricerca di maggioranze non lo favorisce
certamente.
La prossima riunione è fissata per l’8 marzo e si è ipotizzata calendarizzazione fino ai
primi di aprile: in base a tali premesse i tempi non sembrerebbero così rapidi per
arrivare alla firma conclusiva.