(Adnkronos) – Si diventa genitori sempre più avanti negli anni. Ma mentre sono molti gli studi sull’influenza dell’età materna sulla salute del nascituro e sulle aspettative di una gravidanza serena, quanto incide l’età del padre? Due studi condotti da Ivi, clinica internazionale specializzata in riproduzione assistita, analizzano l’importanza del fattore età lanciano un messaggio positivo per quelle pazienti che cercano una gravidanza con fecondazione assistita e hanno un partner maschile di età ‘avanzata’: “l’età paterna non influisce sugli esiti ostetrici e perinatali nei trattamenti di riproduzione assistita con i propri ovociti. A questo punto, e nonostante diversi studi suggeriscano la soglia dei 40 anni per considerare l’età paterna come ‘avanzata’, riteniamo opportuno rivedere questo limite in base ai risultati attuali”, sostiene Mauro Cozzolino, specialista in Medicina della riproduzione di Ivi Roma.