Beatrice Lorenzin resta alla guida del Ministero della Salute anche nel nuovo Governo guidato da Paolo Gentiloni. Ieri sera, poco dopo lo scioglimento della riserva da parte del nuovo presidente del Consiglio, c’è stato il giuramento dei nuovi ministri. In larga parte si è trattato di una conferma, proprio come nel caso di Lorenzin alla Salute.
Fnomceo: “Bene riconferma Lorenzin”. “Nel difficile percorso a ostacoli che la Sanità deve affrontare in questo paese, abbiamo evitato un ulteriore ostacolo perché il Ministro Lorenzin ben conosce insidie e punti di forza del cammino. Riconosciamo al Ministro partecipazione, disponibilità e competenza. Plaudiamo alla continuità per la sua riconferma, ed esprimiamo l’auspicio di poter lavorare altrettanto bene con il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, il nuovo Ministro del Miur, Valeria Fedeli, e il Governo tutto”. Con queste parole il Presidente della Fnomceo, Roberta Chersevani, ha accolto la notizia della nascita del nuovo Governo, che vede ancora Beatrice Lorenzin al Ministero della Salute.
Ipasvi: “Una buona notizia per professionisti e sistema”. “La conferma di Beatrice Lorenzin a ministro della Salute è una buona notizia per il Servizio sanitario nazionale e per i professionisti che ne rappresentano un pilastro fondamentale. Lorenzin durante il suo dicastero ha sbloccato situazioni in stallo ormai da anni, primi tra tutti i nuovi livelli essenziali di assistenza fermi ancora al testo del 2001, ma anche il Piano nazionale cronicità che rappresenta la prima vera “porta” sull’assistenza territoriale fatta da team di professionisti”, dichiara Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi.
Il ministero di Lorenzin, ricorda la presidente degli infermieri, ha anche affiancato le Regioni nel Comitato di settore, definendo quella che sarà la guida al nuovo contratto, dopo sette anni di attesa e ha difeso fino in fondo le risorse e la struttura della sanità pubblica evitando che fosse oggetto di ulteriori, ennesimi tagli.
“La sua conferma – prosegue – è una buona notizia perché numerosi atti in cantiere possono così sperare di essere portati a termine. Gli stessi Lea, ai quali manca solo il parere del Parlamento, ma anche , appunto, il contratto e tutte quelle norme in cui senza una difesa interna da parte del Governo, si rischierebbe di restare ancorati a vecchi modelli che ormai hanno dimostrato di aver fatto il loro tempo e che al momento della crisi hanno tentato già di fare capolino all’orizzonte della programmazione e della regolamentazione.
In questo senso la presenza di Lorenzin consentirà di avviare e concretizzare la concertazione affinché si possano realizzare gli obiettivi del Patto per la salute di ammodernamento del Ssn teso e valorizzare modelli innovativi e il contributo delle diverse professionalità.
E fondamentale è la sua presenza per proseguire nella strada dell’approvazione del disegno di legge che porta il suo nome sugli Ordini professionali, giunto quasi al traguardo, ma che in sua assenza avrebbe rischiato di arenarsi nelle crisi di Governo come ormai accade da oltre dieci anni.
Una buona notizia quindi – conclude Mangiacavalli – che ci auguriamo consenta al Servizio sanitario di chiudere il cerchio della ricerca di efficienza e appropriatezza che fin qui è stato disegnato e che ha bisogno della competenza e delle capacità già dimostrate dal ministro e dal suo ministero per gettare le basi di un sistema mirato ai reali bisogni attuali dei cittadini e proiettato verso quelli futuri”.
Cimo. “La conferma di Beatrice Lorenzin è un’ottima notizia per la sanità. Il Ministro nel suo precedente incarico si è impegnato nella difesa del SSN ed è riuscita a far approvare nella legge di bilancio l’aumento a 113 miliardi del Fsn. La continuità consente di poter portare a conclusione una serie di questioni rimaste in sospeso, come i Lea, la legge sulla colpa professionale e quella sugli Ordini, l’art. 22 del Patto per la Salute, solo per ricordarne alcuni. E soprattutto a trovare soluzioni adeguate per il rinnovo del contratto di lavoro. Nell’augurare buon lavoro al Ministro rinnovo la disponibilità di Cimo ad un confronto costruttivo”. Così il presidente Cimo, Riccardo Cassi, commenta la conferma di Beatrice Lorenzin come ministro della Salute nel nuovo Governo Gentiloni.
Cisl Medici. “La Cisl Medici ha seguito con comprensibile interesse gli sviluppi della rapida – anche se non inattesa – crisi di governo conseguente ai noti esiti della consultazione referendaria del 4 Dicembre. Proprio per questo, nell’ascoltare il nuovo Presidente del Consiglio annunciare la lista dei ministri abbiamo accolto con favore la conferma di Beatrice Lorenzin al dicastero della Salute”, lo ha dichiarato Biagio Papotto, Segretario Generale Cisl Medici.
“Siamo soddisfatti perché confidiamo nella prosecuzione del buon lavoro svolto fino ad ora in modo sufficientemente corale, pur con i naturali ruoli e gli inevitabili momenti di tensione. Abbiamo la ferma volontà – continua Papotto – di non lasciare abbandonato il tavolo di confronto già in essere da alcuni mesi e che dovrà fornire risposte e conferme in merito agli stanziamenti per la salute degli italiani, i rinnovi contrattuali, il superamento del precariato e molto altro ancora”.
“Molto c’è ancora da fare, e senza alcuna partigianeria siamo da sempre pronti a trattare con qualsiasi interlocutore, ma è un fatto che la conferma nel ruolo di massimo referente politico di un ministero così importante è un buon viatico per incrementare i risultati già raggiunti. Per questo salutiamo volentieri – conclude Papotto – la permanenza del ministro Lorenzin, siamo pronti a riprendere il dialogo e auguriamo a lei e a noi stessi buon lavoro”.
Federsanità Anci. “Soddisfatti per la riconferma di Beatrice Lorenzin alla guida del Ministero della Salute, Federsanità Anci auspica di poter collaborare ancora insieme per la promozione di progetti e iniziative per rispondere al meglio ai bisogni di salute dei cittadini. L’impegno delle Aziende sanitarie e ospedaliere e dei Comuni sarà, come sempre, sinergico con quello del Ministero per migliorare i percorsi di cura e l’assistenza sul territorio”.
Assogenerici. “Riteniamo estremamente positiva per la sanità italiana questa conferma, che permette di non interrompere il proficuo confronto tra il Ministero e gli attori del comparto che si è instaurato in questi anni. Auguriamo buon lavoro al Ministro Lorenzin e rinnoviamo fin d’ora la nostra disponibilità alla più ampia collaborazione” dice Enrique Häusermann, presidente di Assogenerici.
Anaao: “Gentiloni e Lorenzin sono avvisati: “L’ultima ruota del carro si è rotta”
Non è inutile ricordare al nuovo Governo che si insedia, ed alla Ministra della salute che si re-insedia, che la crisi della sanità pubblica, e la questione medica al suo interno, rappresenta una delle emergenze cui far fronte in tempi ravvicinati. Perché costituisce tanta parte della crisi sociale che gonfia la rabbia elettorale, se è vero come è vero che 11 milioni di cittadini si vedono costretti a rinunciare alle cure e che la crescita delle diseguaglianze rende metà Paese simile all’Est Europa. Così l’Anaao Assomed in una nota.
Le radici territoriali del rifiuto che ha trionfato nel voto referendario sono le stesse in cui la salute non è un diritto, ma un optional ed i livelli di assistenza, i vecchi come i nuovi, sono non essenziali ma eventuali. Fare tesoro degli errori commessi vuol dire considerare il diritto alla salute non solo fondamentale, come il patriottismo costituzionale impone, ma prioritario all’interno dell’agenda politica. Inscindibile da quello dei medici a curare in autonomia e responsabilità, senza cronometri e senza abusi. Diritto alla cura e diritto a curare, cittadini e medici sono indissolubilmente legati e farebbe bene la Ministra della Salute ad ascoltare entrambi.
Oggi le condizioni di lavoro dei medici e dei dirigenti sanitari dipendenti del SSN, incompatibili con l’irrisorio incremento retributivo promesso dalla legge di bilancio, costituiscono un fattore limitante l’accesso alle cure ed incentivante la desertificazione professionale che ci attende nei prossimi anni. Urgente è stabilizzare i precari in attesa da oltre 10 anni, invisibili che prima di perdere speranza e futuro preferiscono cambiare Paese, e garantire ai giovani nuova occupazione, requisito fondamentale per stare in Europa e fare dei nuovi LEA una questione non nominalistica, mantenendo l’impegno di condurre in porto quella legge sulla sicurezza delle cure fermata all’ultimo miglio dalla frenesia referendaria e dalla crisi.
La rabbia che attraversa le urne elettorali testimonia anche la frantumazione della coesione sociale e del principio di uguaglianza dei cittadini italiani di fronte alle malattie, figli dello strisciante abbandono della sanità pubblica e della svalorizzazione del suo capitale umano.
Le categorie ospedaliere non sono affatto pacificate, come dimostra il frequente succedersi di prese di posizione, assemblee, sit in e scioperi, proclamati e realizzati. E non lo saranno fino a che la politica non si farà carico del disagio che esprime questo patrimonio professionale tradito nei valori che esprime, sbattuto in prima pagina e vilipeso nei talk show per il solo fatto che psicopatici travestiti da medici compiono orribili delitti.
Presidente del Consiglio e Ministra sono avvisati: l’ultima ruota del carro si è rotta.
Fimmg: “Conferma Lorenzin un segno di attenzione alla continuità”
La sanità italiana ha più che mai bisogno di continuità nell’approccio alle dinamiche di evoluzione a cui stiamo assistendo.
Temi come i LEA, il Patto della salute, la digitalizzazione della sanità, un nuovo rapporto con i professionisti della salute hanno bisogno di attenzione da parte del governo che non poteva ricominciare da zero”. Lo dichiara Silvestro Scotti Segretario Nazionale della FIMMG.
“Al ministro Lorenzin auguriamo buon lavoro, rendendoci disponibili al dialogo e ai contributi sui temi caldi sul tavolo – continua Scotti – forti del ruolo che ci riconoscono per primi i nostri pazienti quale figura del SSN a loro più vicina. Speriamo, infine, – conclude Scotti
– certi dell’attenzione del Ministro Lorenzin, che nell’agenda del Presidente del Consiglio Gentiloni ci sia il DPCM necessario, vista la recente approvazione della legge finanziaria, ai contenuti economici per il rinnovo dell’Accordo Collettivo Nazionale per la Medicina Generale”.
Sumai-Assoprof: “Buon lavoro al Ministro Lorenzin”
“Il Sumai-Assoprof augura buon lavoro al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e si congratula per la conferma nel nuovo Governo guidato da Paolo Gentiloni”. Così il segretario generale del Sumai-Assoprof, Antonio Magi commenta la conferma della Ministra nel nuovo Esecutivo. “La scelta di confermare Lorenzin alla guida del Ministero va nel segno della continuità del lavoro avviato in questa legislatura – sottolinea Magi -. Al Ministro riconosciamo la sua apertura al dialogo e attenzione alla professione come anche dimostrato in occasione dell’ultima Legge di Bilancio con l’introduzione di un emendamento per vincolare al Fsn le risorse per il rinnovo della convenzione”. “Il nostro auspicio – prosegue Magi – è che i provvedimenti in cantiere, primo tra tutti i nuovi Lea, possano finalmente vedere la luce. Inoltre, anche alla luce proprio dell’emendamento concordato con il Ministro e approvato in Legge di Bilancio, siamo fiduciosi che possa essere approntato il DPCM necessario a fissare i contenuti economici specifici per il rinnovo della convenzione”.
Farmindustria. “Consideriamo estremamente positiva la riconferma – nella nuova compagine governativa guidata dal premier Paolo Gentiloni – del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Una scelta che va nella direzione della continuità di cui ha tanto bisogno la Sanità italiana”. Così in una nota il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi. “Ci sono ancora diversi dossier aperti – evidenzia – nel nostro settore che aspettano una rapida soluzione. Uno di questi riguarda la Governance farmaceutica, per completare il processo molto positivo iniziato con la Legge di Bilancio, in direzione della sostenibilità e dell’accesso all’innovazione a beneficio dei pazienti”.
Aaroi-Emac: “Il rimpasto governativo non cambia gli interlocutori dei Medici del SSN”. “Il riconfermato Ministro alla Salute, Beatrice Lorenzin, nonostante le attese – e sebbene in diverse occasioni si sia resa disponibile al confronto con le OO.SS. mediche – nei fatti non è riuscita a rendere il lavoro dei medici una reale priorità nelle scelte strategiche dei due precedenti Governi, e per l’AAROI-EMAC si è rivelata un interlocutore “muto” sulle insufficienze di personale e sul caporalato che affliggono i settori nevralgici dell’anestesia, della rianimazione, dell’emergenza”. Così in una nota il Presidente Nazionale AAROI-EMAC, Alessandro Vergallo.
“Non cambia – prosegue – il Ministro alla PA e Semplificazione, Marianna Madia, autrice dell’ennesima riforma PA punitiva nei confronti dei medici del SSN Pubblico, per ora bloccata dalla Consulta, ma che riprenderà carica, e dei cui effetti risentiranno inevitabilmente anche le condizioni di lavoro dei medici dipendenti privati e liberi professionisti. Di fronte ad un simile NON cambiamento, lo sciopero degli Anestesisti Rianimatori e dei Medici dell’Emergenza e dell’Area Critica acquista, se mai ci fosse stato bisogno di dimostrazione, un significato ancora più ampio. E’ arrivato il momento di alzare i toni di fronte a silenzi ormai non più tollerabili”.
Federfarma: “Bene la scelta di confermare Beatrice Lorenzin”. “Apprezziamo la scelta fatta dal premier Paolo Gentiloni di riconfermare al Dicastero della Salute l’onorevole Beatrice Lorenzin, persona competente, che unisce alla conoscenza del settore una innegabile passione e una spiccata sensibilità nei confronti dei problemi sociosanitari del Paese”. Così Federfarma in una nota. “Grazie all’esperienza maturata – prosegue – , il Ministro Lorenzin potrà continuare ad operare a vantaggio della salute pubblica e condurre in porto provvedimenti importanti da lei fortemente promossi. Nel Ministro Lorenzin le farmacie hanno sempre trovato un interlocutore attento ed affidabile, pienamente convinto della necessità di potenziare il ruolo della farmacia in quanto primo presidio sociosanitario sul territorio, fortemente integrato nel servizio sanitario nazionale. Le farmacie ribadiscono pertanto la più ampia disponibilità a proseguire la collaborazione con il Ministro e con il nuovo Governo al quale formulano i migliori auguri di buon lavoro”.
Sigo: “Positiva la conferma di Lorenzin”. La Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) plaude alla riconferma di Beatrice Lorenzin alla guida del Ministero della Salute. “Facciamo i nostri auguri di buon lavoro all’Onorevole Lorenzin – afferma Paolo Scollo presidente nazionale SIGO -. Speriamo che la decisione del neo-premier Paolo Gentiloni permetta una continuità del lavoro svolto dal dicastero della sanità negli ultimi anni. Infine auspichiamo che il tema della salvaguardia del benessere della donna sia sempre e comunque ai primi posti dell’agenda politica italiana”.
Aiom: “Positiva la riconferma di Lorenzin”. “Un sentito augurio di buon lavoro al Ministro Beatrice Lorenzin che continuerà il suo impegno nella direzione del dicastero della salute”. E’ questo il commento dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) dopo il giuramento al Quirinale del nuovo Governo. “In questi anni il Ministro Lorenzin – afferma il prof. Carmine Pinto presidente nazionale AIOM – ha dato più volte prova di grande sensibilità e attenzione al tema della lotta ai tumori nei suoi vari ambiti dalla prevenzione, alla qualità di vita, alle cure. Siamo certi che la sua riconferma al Ministero della Salute consentirà la piena attuazione dei provvedimenti del precedente Esecutivo nel rendere sostenibile e attuabile l’equità di accesso per tutti i pazienti ai farmaci oncologi innovativi”.
Fassid: “Lorenzin conosce situazione ora rapida ripresa del confronto”. “La notizia della riconferma, per la terza volta, al dicastero della salute della Ministra Beatrice Lorenzin rende possibile una rapida ripresa del confronto su tutti i temi accantonati in attesa del referendum. La Ministra conosce la situazione e può prendere le opportune iniziative propedeutiche al dialogo. Confidiamo ora che gli impegni presi dal
ai nuovi LEA, al rinnovo di contratti e convenzioni, possano avere continuità ed essere tradotti in atti concreti e positivi”. Questo il commento di Corrado Bibbolino, coordinatore FASSID, per il rinnovo dell’incarico alla Ministra della Salute.
“Analogo auspicio di buon lavoro comune lo esprimiamo nei confronti del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni , della Ministra del MIUR Valeria Fedeli e di tutto l’Esecutivo in questa fase così difficile del Paese e dell’Europa. Medici e dirigenti sanitari sono pronti a fare la loro parte per il rilancio di un SSN veramente universale e solidaristico”.
Fvm: “Nuovo Governo deve entrare nel merito del finanziamento dei contratti”. “Il Governo Renzi è mutato nel Governo Gentiloni. Le ministre Lorenzin e Madia restano salde al loro posto. La conferma delle ministre Madia e Lorenzin dovrebbe rappresentare una continuità utile a dare concretezza alle loro congiunte rassicurazioni – emanate con comunicati pre referendari – con i quali avevano voluto rassicurare i dirigenti medici, veterinari e sanitari che avevano proclamato sciopero per il 16 dicembre”. Così Aldo GrasselliPresidente FVM in una nota. “Le due ministre del governo Renzi – prosegue – avevano promesso che ci sarebbero state risposte appropriate per un contratto soddisfacente per la sanità. La legge di stabilità è stata approvata senza gli emendamenti che i sindacati avevano chiesto. Il contratto del pubblico impiego e della sanità non sembra una priorità del governo Gentiloni. L’esecutivo, oltre ad occuparsi di Legge elettorale e Banche, dovrà comunque accollarsi alcuni impegni in vista (forse) del voto di giugno. Il consenso, come si sa e si è visto, oltre che per doti di empatia naturale, si ottiene anche ascoltando i problemi del mondo reale del lavoro. In questa fase economicamente difficile, cui seguirà una verifica elettorale, occorre che il Governo, dando continuità con le due ministre, entri nel merito del finanziamento dei contratti e a gennaio apra immediatamente una consultazione delle forze sociali. Attendiamo di ripartire da dove ci eravamo fermati per andare a chiudere quanto prima accordi decisivi per il futuro della sanità e del diritto di cittadinanza che la tanto evocata Costituzione ancora custodisce. Il Governo, una volta ottenuta la fiducia dei due rami del Parlamento, deve conquistare la fiducia del Paese. Un Paese in cui il recente referendum ha reso i cittadini molto vigili e reattivi”.
Ordine biologi: “Pronti a collaborare per riapertura scuole specializzazione non mediche”. “L’Ordine Nazionale dei Biologi porge i migliori auguri al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, per la prestigiosa riconferma alla giuda del proprio dicastero all’interno del Governo Gentiloni, segno che il lavoro fin qui svolto è stato fruttuoso e qualificante per il sistema sanitario nazionale”. Afferma in un comunicato Ermanno Calcatelli, Presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi. “Dal canto suo, l’ONB si impegna a offrire al Ministero la collaborazione già prestata in passato per la concretizzazione di misure fondamentali per la categoria dei biologi. Da ultima, la riapertura delle scuole di specializzazione dell’area non medica”.
Fitelab: “Ministro conosce bene le nostre richieste”. Il Ministro conosce bene le nostre richieste: ordine professionale, nuove competenze, una piattaforma formativa adeguata al contesto sanitario e alla modernizzazione dei Laboratori ma soprattutto ridare la speranza di futuro professionale nel nostro paese a migliaia di laureati che sono ancora in cerca di lavoro e debbono, non per scelta, intraprendere la strada dell’ emigrazione. Ora ci auguriamo che il Presidente del Consiglio riconosca il lavoro del vice ministro Vito de Filippo per proseguire i lavori intrapresi”. Così in una nota Presidente Nazionale FITeLab, Saverio Stanziale.
AIP (Associazione Italiana Podologi): “Ora Lorenzin,si occupi della formazione professionale”. “Apprendiamo con piacere della riconferma del Ministro Lorenzin, donna intelligente e capace di garantire la continuità in Sanità. I Lea, il Risk, ma al Ministro chiediamo un’attenzione particolare alla per la formazione”. Così il Prof. Mauro Montesi, Presidente Associazione Italiana Podologi.
“Il mondo dell’istruzione – sottolinea – non può continuare ad essere “distante” da quello del lavoro. In sanità e in particolare nella podologia, nel nostro Paese, manca una cultura dell’insegnamento. L’Italia, prosegue Montesi, è fanalino di coda rispetto agli altri Paesi Europei e a soffrirne sono, in primis, i nostri studenti. Bisogna che Governo, Università e istituzioni interessate si siedano intorno ad un tavolo e prendano coscienza di questa situazione al fine di trovare una soluzione immediata. Creare un iter formativo serio e “dettato” da regole precise significherebbe incentivare e stimolare da una parte gli studenti e contribuire dall’altra ad abbattere i costi futuri a carico del servizio sanitario nazionale”.
“Ricordiamoci – conclude Montesi – che la popolazione italiana è una popolazione anziana che ha bisogno di cure e di operatori sanitari di comprovata professionalità. Partiamo dall’Università”.