Sabato 11 maggio al Castello Estense di Ferrara si è chiuso il seminario che i radiologi italiani hanno dedicato al tema dell’Intelligenza artificiale e al suo ruolo fondamentale per lo sviluppo ed il progresso in sanità, con particolare riferimento alle discipline di Area Radiologica.
Obiettivo dei due giorni di confronto ferraresi l’approfondimento delle prospettive future della IA, con una particolare attenzione all’analisi delle opportunità e dei rischi che competono alla pianificazione organizzativa di questa ineludibile evoluzione. L’impiego di una tecnologia sempre più sofisticata, deve rispondere a precise regole mantenendo la centralità del professionista medico.
Se da un lato ci si interroga se la gestione delle immagini in telemedicina sia ancora abbastanza evoluta da garantire il risultato diagnostico, dall’altro si aprono scenari sul futuro dell’IA, definito un sistema che deve agire come vogliamo che agisca, ma sul quale non abbiamo controllo totale. E questo apre ai temi etici del governo della tecnologia che – come viene ribadito anche nelle recenti osservazioni Fnomceo al ddl IA – in nessun caso può sostituire la responsabilità decisionale del medico che la utilizza.
Nessuna preclusione mentale emerge dai rappresentanti di una professione che più di altre è in continua evoluzione, di pari passo con un tumultuoso progresso tecnologico: l’Intelligenza Artificiale è senza dubbio alcuno strumento di ausilio accanto all’insostituibile figura del medico radiologo, che ancora una volta si evolve traendo il massimo vantaggio dalle nuove tecnologie. E, come da più parti ricordato, le nuove opportunità offerte da un uso consapevole di sistemi IA attuali e futuri devono servire a recuperare tempo per il paziente, per il rapporto umano ancora parte essenziale di un percorso di cura. Affiancamento dunque dei dispositivi tecnologici al medico e alla sue responsabilità decisionale, mai sostituzione. In estrema sintesi questo il messaggio che esce dal Castello estense di Ferrara, che prelude al position paper dei radiologi sul delicato e affascinante tema dell’IA che va governato con accuratezza.