(Adnkronos) – Per 3 anni si è potuto alimentare solo bevendo liquidi. Mangiare, come pure parlare, era impossibile perché la sua bocca si apriva un centimetro al massimo. Colpa delle botte ricevute, di una frattura mandibolare trascurata che ha messo fuori uso l’articolazione chiave del viso. E’ la storia di un ragazzo di 16 anni di origini senegalesi, vittima di un violentissimo pestaggio avvenuto in Libia e ospite di una struttura d’accoglienza nell’Aquilano. Un dramma a lieto fine, grazie a un intervento record eseguito all’ospedale dell’Aquila dal team di Chirurgia maxillo-facciale diretto da Filippo Giovannetti. I chirurghi hanno disegnato, costruito e impiantato sul giovane una protesi in titanio realizzata su misura. “Un’operazione straordinaria poiché la prima del suo genere in Abruzzo, e più in generale una delle prime in Italia, su un soggetto in età pediatrica”, spiegano dall’Asl Avezzano, Sulmona, L’Aquila.