(Adnkronos) – “L’accordo quadro, accompagnato dalle valutazioni basate su Hta (Health technology assessment), risulta essere il metodo migliore al fine di garantire un accesso uniforme alle migliori terapie per i pazienti in un’ottica di equità verticale, sostenibilità, appropriatezza, esigenza clinica e tutela della concorrenza. E’ necessario però che venga utilizzato in maniera più uniforme nelle Regioni italiane. In un accordo quadro dove vengono mantenuti sia l’originator che il biosimilare, seppure l’originator mantenga una fetta minoritaria di mercato, si consente al clinico di avere a disposizione l’originator qualora il caso singolo lo richieda”. Così Francesco Saverio Mennini, Direttore Centro EeHta del Ceis, Facoltà di Economia, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, presidente SiHta intervenendo oggi nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’Expert opinion ‘Equivalenza terapeutica: Review normativa/legale, approcci strutturali & nuovi modelli procedurali alternativi’, organizzata da Mapcom Consulting, con il contributo non condizionato di Gilead Sciences e Sanofi Italia.