(Adnkronos) – “Nel mondo della sanità, e non solo dal punto di vista digitale, l’Italia è rimasta per 20 anni ‘a pane e acqua’ dal punto di vista culturale ed economico. Siamo stati in contrazione, in spending review per 2 decenni. Risultato? Abbiamo fatto talmente poco che abbiamo ben poco da distruggere. Dopo 20 anni, oggi abbiamo a disposizione metodologie, tecnologie, modellistica, cultura ed esperienza internazionale che ci consentono da Italia e da italiani di fare un salto incredibile: non dobbiamo distruggere nulla, ma solo prendere quello che già esiste, è disponibile e usarlo”. Così Giorgio Moretti, presidente Gruppo Dedalus, principale fornitore di software sanitari e diagnostici in Europa e uno dei maggiori nel mondo, intervenendo alla tavola rotonda dedicata alla visione dell’industria sulla medicina del futuro e l’interazione con la classe medica, all’interno della seconda edizione di Tech2Doc, l’evento promosso al Centro congressi Rospigliosi di Roma da Fondazione Enpam per supportare medici e odontoiatri nella transizione verso la digitalizzazione della medicina.