(Adnkronos) – “Dovrebbe entrare nella nostra pratica clinica anche la possibilità di utilizzare, oltre alla medicina tradizionale, un’altra possibilità terapeutica. Credo che la medicina integrata sia la cosa migliore per riuscire a vedere a 360 gradi le problematiche del paziente e non solo della patologia per cui in quel momento il paziente chiede di essere aiutato. La medicina integrata è importante, l’omeopatia ne fa parte”. Così Maria Elena Lorenzetti, pediatra e insegnante Cedh Italia, a margine del decimo Congresso internazionale del Centre d’Enseignement et de Développement de l’Homéopathie, al via oggi a Roma con la partecipazione di oltre 500 professionisti della salute provenienti da 22 Paesi tra cui Stati Uniti, Colombia, Spagna, Romania, Bulgaria, Repubblica Ceca, Francia, Tunisia, Belgio e Italia. Una due giorni di confronto in cui gli specialisti affronteranno numerosi temi, fra i quali i nuovi codici per la cura dei bambini e adolescenti del XXI secolo, l’oncologia pediatrica, i disturbi ginecologici, le fobie scolari, la sindrome dermo-respiratoria, oltre al ruolo dell’omeopatia nella presa in carico complessiva dei pazienti.