(Adnkronos) – “Vediamo troppi pazienti a un elevato livello di evoluzione della malattia. Si tratta di spostare la diagnosi in fase precoce. Dobbiamo fare diagnosi in chi inizia ad avere i sintomi: un 40-50enne che ha una storia di esposizione al fumo da almeno 20-30 anni, ad esempio. In particolare, sta aumentando la proporzione delle donne per l’aumento delle fumatrici. In Italia il 20-23% (degli over 14, Ndr) è fumatore, ma c’è un incremento delle donne”. Così Claudio Micheletto, direttore Uoc di pneumologia Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, intervenendo questa mattina a un incontro sulle nuove raccomandazioni dell’ultimo report Gold (Global initiative on obstructive lung diseases), il documento più importante per la diagnosi, la prevenzione e il trattamento della Broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco).