Testamento biologico in Aula a metà febbraio. E’ invece in stallo il ddl Lorenzin.
I provvedimenti sono tutti e tre all’esame della Camera. Ma mentre per responsabilità professionale e testamento biologico i lavori sembrano procedere celermente, per il disegno di legge sulle sperimentazioni cliniche e il riordino degli Ordini professionali ci sono dei problemi soprattutto per il riconoscimento di nuove professioni sanitarie. Al momento una sola cosa è certa: il testo verrà modificato.
La commissione Affari sociali della Camera in queste settimane è al lavoro su diversi provvedimenti di grande rilievo: dal disegno di legge sulla responsabilità professionale e la sicurezza delle cure al testamento biologico, fino al ddl Lorenzin sulla riforma degli Ordini e le sperimentazioni cliniche. Proviamo a fare il punto della situazione sull’andamento dei lavori.
Priorità al ddl Gelli. Dopo l’approvazione in seconda lettura da parte del Senato, il ddl sulla responsabilità professionale è stato incardinato la scorsa settimana in XII commissione. Il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato per le ore 14 di giovedì 26 gennaio. Dalla prossima settimana inizierà quindi – probabilmente da mercoledì – l’esame delle proposte di modifica che dovrebbe concludersi rapidamente entro il 2 o il 3 febbraio. Il testo, che rimarrà quello licenziato dal Senato, dovrebbe sbarcare in Aula tra la metà e la fine di febbraio per una rapida approvazione.
Testamento biologico. Per quanto riguarda il ddl sul testamento biologico, l’asse Pd-M5S già la scorsa settimana ha provato ad accelerare i tempi per riuscire a portare in Aula il Testo unico entro la scadenza inizialmente calendarizzata per il prossimo 30 gennaio. I tempi stringono e, data la difficoltà di riuscire a concludere l’esame dei 265 emendamenti ammessi dall’Ufficio di presidenza, è stata già chiesta una proroga di due settimane per la presentazione in Assemblea. Il dibattito dovrebbe quindi anche in questo caso iniziare verso la fine del prossimo mese.
Il ‘nodo’ ddl Lorenzin. In ordine di tempo, il ddl Lorenzin sulla riforma degli Ordini e le sperimentazioni cliniche verrà per ultimo. Una scelta dettata anche dalle difficoltà registrate in commissione Affari sociali sul testo approvato dal Senato. Il percorso si preannuncia tutt’altro che semplice e, al momento, come riferito da fonti parlamentari Pd, una sola cosa sembra certa, il testo subirà delle modifiche: verrà eliminato il riferimento all’aggioramento dei Lea, ormai superato dall’approvazione del Dpcm, e ci saranno cambiamenti sulle questioni riguardanti gli Ordini e le professioni. I problemi principali, infatti, verterebbero proprio sul riconoscimento di nuove professioni. La questione è stata già affrontata la scorsa settimana in un incontro tra i due presidenti delle commissioni Sanità di Camera e Senato, rispettivamente Mario Marazziti ed Emilia Grazia De Biasi.
Il testo, dunque, difficilmente approderà in Aula prima del prossimo aprile. L’approvazione definitiva del provvedimento dipenderà poi anche dall’odierna sentenza della Consulta sulla legge elettorale, e quindi dalla tempistica del prossimo ritorno alle urne. In caso di elezioni prima dell’estate, infatti, considerando che mancherebbe un ulteriore passaggio parlamentare al Senato dopo le modifiche che verranno apportate a Montecitorio, diventerebbe molto difficile riuscire ad approvare per tempo la riforma.
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