(Adnkronos) – Da un vecchio farmaco una nuova speranza per la Sla. L’acamprosato, principio attivo già autorizzato per il trattamento della dipendenza da alcol, potrebbe rivelarsi una potenziale terapia contro la sclerosi laterale amiotrofica. In grado cioè di rallentare la progressione della Sla causata da mutazioni del gene C9orf72, forma più comune della malattia neurodegenerativa ad oggi senza cura. E’ la prospettiva aperta da uno studio internazionale coordinato dal National Institute on Aging degli Nih americani, al quale hanno partecipato anche diversi centri di ricerca italiani e milanesi in particolare. Gli esperimenti condotti su cellule motoneuronali derivate da pazienti Sla hanno dimostrato che l’acamprosato ha un effetto neuroprotettivo paragonabile o superiore a quello del riluzolo, attuale standard per la terapia della sclerosi laterale amiotrofica. Il lavoro è pubblicato su ‘Cell Genomics’.