(Adnkronos) – Nel menu non c’era solo selvaggina di grandi dimensioni. Ma anche ‘pollame’, o meglio piccoli uccelli selvatici, macellati e poi ben arrostiti sui carboni ardenti. Ai fornelli: chef Neanderthal. Un team di scienziati ha provato a carpirne i segreti in cucina, replicando gli antichi metodi di macellazione e cottura. Obiettivo: saperne di più sulle diete dei nostri antenati ominidi. Difficile infatti sapere cosa mangiassero. La preparazione del cibo, soprattutto quando si tratta di alimenti più piccoli, può lasciare poche tracce archeologiche. Ma comprendere i pasti dei Neanderthal viene ritenuto fondamentale dagli esperti per conoscere una popolazione incredibilmente adattabile, che ha prosperato per centinaia di migliaia di anni in ambienti estremamente vari. Per scoprire come poteva apparire la preparazione del cibo nei registri archeologici, gli scienziati hanno quindi indossato i grembiuli e provato a cucinare come i Neanderthal.